Arriva un cane in famiglia: accoglierlo significa iniziare una relazione speciale all’insegna della fedeltà, delle coccole e delle emozioni. Non bisogna però dimenticare che, quando si prende la decisione di aprire le porte della propria casa a un amico 4 zampe, è necessario mettersi nell’ottica di scegliere al meglio la sua alimentazione.
Quali sono i criteri da considerare per forza quando ci si impegna a selezionare il cibo per il proprio cane? Nelle prossime righe, abbiamo raccolto alcuni suggerimenti in merito che speriamo possano esserti utili.
Fai attenzione ai primi 5 ingredienti riportati sull’etichetta
Anche nel caso del cibo per cani, se si ha intenzione di puntare sul massimo della qualità è opportuno leggere bene l’etichetta. Un segreto importante da conoscere riguarda il fatto di porre particolare attenzione ai primi 5 ingredienti riportati sulla confezione. Come mai? Il motivo è molto semplice: a prescindere che si parli di mangime Dogbauer per cani o di altri brand, i primi 5 ingredienti che vengono riportati sulla confezione sono quelli presenti in maggior quantità nel prodotto.
Entrando maggiormente nel dettaglio di questo aspetto, è bene specificare che, per parlare di alimento sano, è necessario che tra i primi tre ingredienti sia presente la carne. Attenzione: parliamo di carne e non dei suoi derivati. Quest’ultimi, infatti, non sono certo un sinonimo di salute. Quando li si nomina, infatti, si inquadra qualsiasi parte dell’animale.
Paradossalmente, l’alimento scelto per il proprio cane può essere caratterizzato da pezzi di intestino di un altro animale (magari con l’organo non sano). Se si punta a evitare problemi, la cosa giusta da fare è orientarsi verso un alimento privo di derivati della carne o, almeno, contraddistinto dalla loro assenza dai primi 5 ingredienti del prodotto.
Non trascurare l’importanza dei carboidrati
Anche se si tende a pensare al cane come a un animale carnivoro, quando si sceglie la sua alimentazione è importante ricordare l’importanza dell’apporto dei carboidrati. Somministrati in quantità moderate – a patto che non si abbia un cane allergico, ma i casi sono molto rari – non possono che fare bene al proprio cane.
Non dimentichiamo infatti che l’apporto di carboidrati complessi favorisce la sazietà, aiutando di fatto a combattere il problema del sovrappeso, tra i principali fattori di rischio per la salute dell’animale soprattutto in tarda età.
Attorno agli 8/9 anni di età, il cane ha bisogno di attenzioni alimentari specifiche
Quando il proprio amico a 4 zampe raggiunge gli 8/9 anni di età, bisogna cominciare a ragionare nell’ottica della gestione di un cane anziano. Questo implica, per forza di cose, un’attenzione diversa anche all’alimentazione.
Tra le regole da seguire in questa fase – parliamo di stime generali e invitiamo per consigli più specifici a contattare il veterinario – rientra il fatto di tenere sotto controllo l’apporto di carboidrati. Quando il cane è anziano, infatti, può avere difficoltà nel mantenimento di una regolare glicemia.
Un altro aspetto da considerare nell’alimentazione senile del cane riguarda l’attenzione alla qualità delle proteine, soprattutto se si decide di alimentare il proprio amico a 4 zampe con del cibo secco. Cosa fare, invece, nei casi in cui si ha l’abitudine di preparare personalmente le pappe del proprio amico?
Quando la sua età non è più verde, è bene evitare di esagerare e fare il possibile per non concedergli degli sgarri. Inoltre, se il veterinario lo consiglia, è utile somministrargli un po’ di cibo umido onde contrastare la disidratazione che, con l’età, si fa sempre più forte.