In base a quanto avvenuto nel 2019, sempre più italiani decidono di ricorrere al mondo del credito al consumo. Ed i motivi sono i più disparati e totalmente differenti rispetto ad una decina di anni fa. Se un tempo, infatti, si decideva di accendere un prestito per mancanza di disponibilità liquide, oggi, in moltissimi casi, se ne contrae uno a difesa delle disponibilità finanziarie accumulate nel tempo, onde evitare che le stesse diminuiscono sensibilmente e possano essere utili in altri contesti.
Prestiti personali: previsto un aumento delle richieste nel 2020
Il trend dovrebbe essere confermato anche nel 2020, con le richieste di prestiti che si attendono in aumento. D’altro canto, la comodità di poter disporre di un bene immediatamente, pagandolo comodamente in rate mensili, è un benefit tenuto in grande considerazione dagli italiani. Le finalità per le quali viene richiesto sono molteplici, anche se quella per liquidità resta, a tutt’oggi, la prediletta dagli abitanti del Belpaese, che si trovano costretti, loro malgrado, a fare i conti con una forte perdita del potere d’acquisto, elemento, quest’ultimo, che incide profondamente nel peggioramento del tenore di vita.
Una delle finalità più richieste resta, storicamente, quella per la ristrutturazione della casa, che – di norma – implica l’applicazione di un tasso inferiore rispetto ad un normale prestito al consumo, oltre a beneficiare di forti sconti a livello fiscale.
Nonostante un calo rispetto al 2018, che riflette l’andamento contrastante del settore automotive, l’accensione di un finanziamento finalizzato all’acquisto di un’autovettura, nuova o usata che sia, resta uno dei principali motivi per cui si ricorrere al mondo del credito al consumo. In questo caso, però, i consumatori prediligono contrarre un prestito direttamente con la concessionaria piuttosto che con il proprio istituto di credito.
Ed i motivi sono presto detti: il tasso, quasi sempre, risulta maggiormente competitivo, ed inoltre, contraendo il prestito con la finanziaria della casa madre (come, a titolo esemplificativo, i casi di Fiat e Volkswagen) è possibile, in alcuni casi, ottenere uno sconto sul prezzo dell’autovettura acquistata. Un’altra finalità molto richiesta, decisamente in aumento nell’ultimo anno, è quella per la sostituzione o l’acquisto del mobilio.
Non esiste un prestito perfetto: ogni tipologia ha i suoi pregi e difetti
I finanziamenti, però, possono essere erogati in diversi modi. Una tipologia di prestito molto diffusa tra la popolazione è quella del prestito senza busta paga, una tipologia di finanziamento che può essere richiesta anche da chi non lavora e non ha uno stipendio. Una modalità che non esisteva sino a qualche anno fa, ma che col passare del tempo sta diventando sempre più diffusa, risultando estremamente preziosa per coloro che, loro malgrado, non percepiscono una busta paga.
Un’altra forma di finanziamento che, negli ultimi vent’anni, ha riscontrato un numero crescente di sottoscrittori è la “cessione del quinto” dello stipendio e della pensione. Questa tipologia, a differenza di un normale finanziamento, prevede che la rata – anziché essere addebitata sul conto corrente – venga trattenuta direttamente dalla busta paga. E al momento della richiesta, non è necessario fornire alcuna pezza giustificativa.
Quale sia la migliore soluzione, è impossibile dirlo. Ogni tipologia di finanziamento, infatti, ha “dei pro e dei contro”. E la valutazione, di conseguenza, resta molto soggettiva e personale. Tuttavia, quando si contrae un prestito va prestata particolare al “TAEG” (tasso annuo effettivo globale) piuttosto che al TAN (tasso annuo nominale, quello puro del prestito): il primo, infatti, include tutti i costi connessi al finanziamento, che spaziano da una voce come “commissioni incasso rata”, sino al costo dell’assicurazione legata al prestito.
Quest’ultima, nonostante venga fatta sottoscrivere ai clienti, talvolta, come “obbligatoria”, è assolutamente facoltativa: la mancata erogazione del prestito, o un eventuale aumento del TAN applicato, non sono tollerate dal legislatore.