Nel corso degli ultimi tempi si sente con sempre maggiore frequenza parlare di accumulatori fotovoltaici. In questo particolare settore, tali sistemi hanno portato in dote una sostanziale rivoluzione. Il motivo è presto detto: all’interno di tali sistemi troviamo una batteria che, una volta che si va a connettere con l’impianto fotovoltaico, è in grado di produrre un folto novero di effetti benefici non solo per l’ambiente, ma anche per il proprio portafogli, come si può notare sul portale https://www.soladria.it/it.
Di cosa si tratta
Come detto, si suole parlare di sistema di accumulo per definire quel particolare elemento che viene integrato in un impianto fotovoltaico che comprende batterie oppure accumulatori che svolgono una vera e propria funzione di stoccaggio dell’energia che è oggetto di produzione da parte dei pannelli fotovoltaici installati e che non viene consumata nell’immediata.
Un sistema che offre la possibilità di conservare l’energia prodotta in eccesso rispetto a quelli che sono i fabbisogni giornalieri, in maniera tale da poter soddisfare in seguito altre necessità, senza dover fare riferimento alla rete elettrica. Un impianto solare dotato di un sistema di accumulo, di conseguenza, permette di sfruttare l’energia in un periodo diverso rispetto a quello in cui è stata prodotta.
Le due tipologie di accumulo
In commercio ci sono, in sostanza, due tipologie possibili di accumulo che offrono la possibilità di effettuare lo stoccaggio dell’energia che viene prodotta da parte dell’impianto fotovoltaico. Il primo sistema è quello che si chiama inverter con batteria integrata. In questo caso, in un solo sistema troviamo l’inverter fotovoltaico e una batteria al litio che è integrata. Il primo dispositivo serve essenzialmente a provvedere alla trasformazione della corrente, che da continua diventa alternata e questo sistema di accumulo si caratterizza per avere il punto di forza della compattezza e del fatto che è davvero poco ingombrante.
La seconda tipologia è rappresentata dal sistema componibile con batterie esterne. Si tratta di un sistema accumulatore che viene collocato all’esterno ed è direttamente collegato con i pannelli solari. In commercio ci sono numerose soluzioni tra cui scegliere dal punto di vista tecnologico, con varie modalità di accumulo, in maniera tale da assicurare la massima flessibilità alla clientela.
Il funzionamento di un sistema di accumulo
Nel corso della giornata, ecco che l’impianto fotovoltaico va a produrre un certo quantitativo di energia elettrica in corrente continua. Ebbene, mediante la presenza di un inverter questa energia diventa corrente alternata, pronta per l’impiego diretto all’interno delle abitazioni o di altri immobili.
Il quantitativo di energia che viene prodotta da parte dei moduli solari nel corso delle ore diurne, ecco che si può consumare subito, mediante il meccanismo dell’autoconsumo diretto. Qualora, ad esempio, durante il giorno a casa non ci dovesse essere nessuno, ecco che buona parte dell’energia che viene prodotta in tal modo non viene sfruttata e, di conseguenza, finisce alla rete elettrica.
Secondo varie statistiche, solamente il 30% dell’energia che è oggetto di produzione da parte di un impianto fotovoltaico si consuma durante il giorno. Invece, la restante parte di energia prodotta, viene ceduta alla rete nel caso in cui l’impianto fotovoltaico non sia dotato di apposito sistema di accumulo. Ecco, di conseguenza, perché tali dispositivi sono così importanti. L’energia in più che viene conservata rimane all’interno delle batterie fino al momento in cui non c’è effettivamente la necessità di usarla.
Senza ombra di dubbio, si tratta di un sistema che torna decisamente utile per ridurre la spesa presente nella bolletta dell’energia alla fine di ogni mese. Come si può facilmente intuire, la richiesta di energia nei confronti della rete si abbassa notevolmente. Non solo, dato che il diffondersi di comunità energetiche permette ai vari sistemi di accumulo di poter essere condivisi e, di conseguenza, estendono tali benefici a una platea di utenti sempre più ampia.