Quando dobbiamo dare l’estremo saluto a un nostro caro esistono diversi modi per farlo. Il funerale, in sé, è una parola che serve ad indicare proprio la cerimonia che sta alla base dell’addio alla persona scomparsa. Anche se in Italia tendiamo ad associare questo termine ad un cerimonia religiosa, nello specifico una celebrazione cattolica, il termine “funerale” va inteso in senso più ampio, ed è bene conoscere che esistono diversi riti e diverse tipologie di funerale che variano in base alle inclinazioni della persona defunta.
La natura e la personalità de parente scomparso, infatti, possono portare a decidere di realizzare un funerale di diverso tipo rispetto a quello cattolico. Se ad esempio la persona ha cambiato inclinazione religiosa durante la propria vita oppure se, per sua espressa volontà, ha deciso di far eseguire dai familiari una cerimonia che si discosta dalla propria fede. Sono tanti i fattori che portano a scegliere un tipo di funerale rispetto a un altro. Vediamo nello specifico alcuni tipi di riti e di funerali tra quelli più comuni.
Il funerale cattolico
È quello che tutti noi conosciamo e al quale, purtroppo, assistiamo diverse volte nel corso della nostra vita. Generalmente si svolge in chiesa con la presenza di un prete e di altri funzionari religiosi. Alla commemorazione può essere presente sia la bara del defunto sia l’urna contenente le sue ceneri. Tutte le pratiche che comprendono la vestizione della salma, il trasposto prima in chiesa e poi al cimitero e l’eventuale sepoltura o cremazione vengono svolte grazie all’aiuto delle agenzie funebri. Se abitate nella zona pescarese, l’Agenzia Di Rosario può assistervi durante tutto l’iter di organizzazione del funerale. Sul sito agenziadirosario.it è possibile reperire tutte le informazioni per l’organizzazione di un rito cattolico per il funerale dei vostri cari.
Il funerale laico
Trattandosi per sua stessa natura di un rito non religioso, il funerale laico non viene svolto in chiesa ma in apposite aree messe a disposizione dal comune. In realtà è possibile celebrarlo in qualsiasi luogo, come la propria abitazione o una sala presa in affitto. A celebrarlo, quindi, non sarà un prete ma si potrà disporre della presenza di funzionari comunali o dei familiari stessi che, a turno, ricorderanno il defunto tramite un discorso.
Il rito ortodosso
Negli ultimi anni è sempre più diffuso il funerale di tipo ortodosso. Questo è dovuto alla presenza sempre più massiccia di persone provenienti dall’Europa dell’est professanti, quindi, questa fede. Il funerale ortodosso, pur trattandosi di un rito religioso, è molto diverso da quello cattolico. Viene diviso in tre parti. Durante la prima fase, detta trisagio, vi è un lungo momento di preghiera. La salma viene posta con la testa rivolta verso Est e all’interno della stanza è vietato qualsiasi tipo di illuminazione elettrica; sono consentite solo candele.
Nella seconda fase, celebrata stavolta in Chiesa, assistiamo a un tipo di funerale che ha molto in comune con quello cattolico, dove il prete (pope) celebra una messa e recita ad alta voce le sacre scritture, oltre a ricordare la vita del defunto. Infine, la terza parte del funerale si svolge al cimitero. Il rito ortodosso non prevede la cremazione ma solo la sepoltura; prima di chiudere la bara (che non viene sigillata) il pope versa dell’olio sacro sul corpo del defunto e permette anche ai presenti di dare l’estremo saluto al loro caro. Terminato il rito, il corpo viene seppellito mentre i partecipanti gettano sulla bara manciate di terra e fiori.
Esistono poi tantissime altre tipologie di funerale. L’importante è che, qualsiasi sia la celebrazione scelta, essa rispecchi il volere e il credo del defunto.