Si sa, la gastrite è una comune infiammazione, acuta o cronica, dello stomaco ed è più diffusa di quanto si pensi: ne soffre un italiano su cinque. Più precisamente, secondo recenti studi, 12 milioni di italiani fanno i conti con questa infiammazione, in buona parte dei casi provocata dal batterio Helicobacter pylori o da una cattiva alimentazione. Sono tanti i rimedi per “monitorarlo”; e se vi dicessimo che tra questi vi è anche quello di curare la gastrite con il finocchietto?
Perché il finocchietto? Da sempre un buon alleato dello stomaco, il finocchietto contiene elementi preziosi come fibre, potassio e oli essenziali che stimolano i succhi digestivi e prevengono crampi e coliche.
Particolarmente diffuso nel Centro-sud d’Italia, ci riferiamo ad un’erba aromatica dalla fragranza simile a quella della liquirizia, e caratterizzata da un alto fusto, da foglie ampie di color verde scuro, e da fiori, grandi ombrelle gialle, che sono soliti a sbocciare in agosto.
Nella cultura cinese e degli egizi è da sempre apprezzata in qualità di pianta medicinale, a tutti gli effetti, diversamente dall’Europa, dove ha avuto più fortuna tra i fornelli. Il finocchietto viene infatti impiegato per arricchire ed insaporire carni, contorni e minestre. Nelle prossime righe scopriremo tuttavia quanto possa essere preziosa anche per curare la gastrite, in quanto una fonte di sali minerali, vitamine e oli essenziali assolutamente benefici.
Curare la gastrite con le erbe: il finocchietto per neomamme (e non solo)
Indicato in casi di coliche e aerofagia, il nostro finocchietto è l’ideale anche per la gastrite, nonché le cattive digestioni, grazie all’alto contenuto di anetolo. Particolarmente apprezzato dalle neomamme che allattano, alle prese con le coliche infantili del proprio piccino o con i capezzoli del seno irritati e che corrono ai ripari con appropriati infusi ogni giorno; una bevanda a base di finocchietto, da prendere a fine pasto, è ricca di fitoestrogeni, aiuta la lattazione in modo naturale e più in generale: facilita la digestione, elimina i gas accumulati, riduce l’appetito, ha un effetto disintossicante. Un infuso al finocchietto è inoltre molto consigliato in fase premestruale, in quanto regolarizza il flusso e tonifica l’utero.
Finocchietto: l’ideale anche per chi soffre di alitosi e…
Forse non lo sai, ma masticare semini di finocchietto, combinati con un pizzico di petali di rosa secchi tritati, risulta essere un efficace metodo per chi soffre di alitosi, dettato dal fastidioso reflusso gastrico; per di più dona freschezza, favorisce la digestione e stimola la produzione di bile.
Il nostro consiglio? Prova un cucchiaino di questo mix ogni giorno, a fine pasto. In alternativa, anche una piccola dose di succo di limone mischiato ai semini di questa “medicina” va più che bene. Ti consigliamo di seguire anche le guide approfondite sui rimedi della gastrite sul noto sito ilpuntontc.it.
Curare la gastrite con il finocchietto si può grazie anche ai suoi fiori che attivano la peristalsi e sono un’ottima fonte di fibre, ferro, selenio, vitamine e Sali minerali; per non parlare del suo olio essenziale: analgesico, antisettico, antispasmodico. Inoltre tonifica fegato e milza. In caso di difficoltà digestive non esitare quindi ad applicarne 2-3 gocce sull’area addominale e massaggiala al fine di ridurre gonfiori e sciogliere la tensione.