L’uomo in abito elegante non passa mai di moda

L’uomo in abito elegante non passa mai di moda

Partiamo da un assioma: l’eleganza non sbaglia mai.

Questo significa che una scelta alla volta dell’eleganza difficilmente sarà la risposta sbagliata quando si è indecisi su cosa indossare in certe occasioni. Al di là delle cerimonie, che in Italia vogliono quasi sempre l’abito elegante, salvo sia richiesto un diverso dress code, le occasioni in cui l’abito può essere la risposta adatta sono molteplici. Ad esempio vi rientrano le cene, gli eventi mondani e le riunioni di lavoro che esulano dal proprio ordinario livello di casual avendo dei connotati di particolare formalità.

Ci sono poi quegli eventi che non lasciano dubbio alcuno riguardo alla loro eleganza e nei quali non è dato sbagliare nemmeno un accessorio. Questo è ad esempio in caso dello smoking, l’abito da uomo più elegante e per questo più impegnativo, che può essere indossato solamente in quelle occasioni molto chic che si svolgono con il buio o, in ogni caso, dopo le ore 18.00.

A seconda quindi dell’occasione è opportuno scegliere con attenzione sia l’abito che i suoi abbinamenti.

L’abito

Quando parliamo di abito intendiamo il completo da uomo, giacca e pantalone, dal taglio sartoriale ed abbinato. Lo spezzato, ossia indossare un pantalone con una giacca appartenente ad un altro completo, è di per sé una scelta di informalità, adatto quindi a situazioni diurne e che si svolgono in contesti non eccezionali sia nel lavoro che nella sfera amicale.

Il completo, a seconda del colore e del tessuto, si manifesta come adatto per ogni momento della giornata oppure solamente per certe fasce orarie. In inverno non è ad esempio pensabile presenziare ad un evento mondano serale con un abito dai toni chiari o pastello, o ancora con un tessuto a grana grossa (penso ad esempio ad un principe di Galles nei toni terra).

Per gli eventi invece molto formali, l’unico abito veramente adatto è lo smoking, nelle tonalità del nero o del blu notte.

La camicia

La camicia cambia moltissimo a seconda delle mode. In linea generale la camicia elegante è a tinta unita, anche se per le occasioni diurne una stampa minuta e geometrica può essere ben abbinata con un abito e cravatta dello stesso colore e tessuto, ovviamente entrambi a tinta unita, per evitare sovrapposizioni. Salvo il collo alla coreana, ogni altro colletto è ammesso con l’abito da uomo, mentre lo smoking vuole un colletto ad alette o diplomatico, che ha nel papillon il suo complemento perfetto. Così come particolare è anche il polsino della camicia da smoking, che deve essere un doppio polsino alla francese con asole, per permettere il caratteristico risvolto e l’inserimento dei gemelli.

La cravatta

La scelta della cravatta merita ogni attenzione possibile. Non è un accessorio secondario, anzi, un outfit potrebbe partire proprio dalla scelta di questo elemento. Due sono i tranelli in cui si può incorrere nella scelta della cravatta ed il primo è senza dubbio la fantasia. Esistono milioni di cravatte, ammalianti nelle loro stampe e, negli ultimi anni, anche nei loro tessuti. Ovviamente, come per gli altri elementi del vestiario elegante, la differenza principale sta nel fatto che l’evento cui si partecipa si svolga di giorno oppure di sera, lasciando la prima ipotesi maggiore libertà nella scelta della cravatta, e limitando la seconda la scelta alle colorazioni e stampe più sobrie.

Il secondo grande tranello sta nel nodo. Le regole del nodo perfetto le detta Bigi Cravatte Milano per avere la certezza di non ritrovarsi con un nodo troppo grosso o con code troppo lunghe.

La scarpa

La scarpa elegante per eccellenza è la francesina od Oxford, elegante, lucida ed accollata sul piede. Liscia o con le caratteristiche decorazioni a fiore questa scarpa è l’unica scelta possibile per lo smoking, ovviamente senza cedere in originalità nella scelta del colore.

Per l’abito da uomo invece, nella mezza stagione ed in estate, anche il mocassino è un ottimo complemento dell’outfit elegante, ma, in questo caso, è importante fare molta attenzione. La gamba del pantalone non deve finire con una larghezza superiore ai diciassette centimetri e deve fermarsi appena sopra la scarpa, che al limite deve solo sfiorare. Inoltre grande importanza deve essere riservata non solo al pellame, lucido e spazzolato in inverno e, a seconda dell’abito, anche lo scamosciato in estate, ma anche a quelle che sono le colorazioni ed i decori applicati.

Allontanarsi da morso, nappina o dalla classica bocca del penny loafer, significa arrischiarsi al di là di ciò che è normalmente considerato elegante, anche perché il mocassino, soprattutto nella versione estiva, può diventare un caleidoscopio di forme e colori, come spiega in maniera approfondita anche la stessa Soldini, azienda che può vantare più di tre quarti di secolo di storia del mocassino.